L’essenzialità e la relazione ingredienti per una vita autentica.
Il vento della mattina e la pioggia del pomeriggio non hanno fermato i 1350 tesserati e simpatizzanti della nostra associazione diocesana che domenica 28 aprile si sono dati appuntamento a Carpenedolo per il tradizionale meeting diocesano. “Quanto Basta”, titolo dell’incontro unitario è stato ripreso dalle ricette di cucina nelle quali è necessario dosare bene gli ingredienti, senza eccedere, in modo da dare il giusto sapore alle cose. “Quanto Basta” significa assaporare l’essenziale, ciò che rende gustose le cose e fa si che la relazione sia autentica.
La mattinata è stata l’occasione per lavorare in maniera unitaria: tutte le associazioni parrocchiali hanno potuto far conoscere i temi affrontati durante l’anno, dall’unicità al gruppo, l’accoglienza, la famiglia passando per le relazioni e la misericordia. Nel pomeriggio ogni settore, invece, ha avuto modo di fare un’esperienza associativa specifica: giovani e adulti hanno potuto scegliere tra una conferenza di Paola Bignardi e un’attività di confronto e dialogo. In entrambi i casi si è ragionato su cosa davvero sia essenziale nella nostra vita, ma in forme diverse, ovvero attraverso la relazione di Paola Bignardi e mediante il dialogo tra due generazioni che hanno portato alla realizzazione di alcuni quadri che esprimessero il “Quanto Basta” di ciascuno.
I giovanissimi e l’ACR, invece, ha sperimentato la relazione attraverso il gioco e l’incontro tra parrocchie.
Il tema della relazione è stato ripreso anche durante la Messa, celebrata da don Carlo Tartari nella Sala Polivalente San Paolo VI. Il Vicario dei laici durante l’omelia ha ricordato a tutta l’associazione quanto sia importante mettere Gesù tra se stessi e gli altri per sconfiggere la paura dei discepoli nel cenacolo e fare la pace, quella vera che nasce dall’incontro di Gesù Risorto.
“Noi ci siamo” è il messaggio della Presidente diocesana Giuliana Sberna a don Tartari all’inizio dell’Eucaristia, un messaggio che non vuole rimanere tale ma diventare azione all’interno della diocesi e della Chiesa.