“Ogni gesto che facciamo è politico. Il fatto di delegare, degradare la politica a una macchina del consenso, dove siamo tutti tirati per la giacchetta, è la maniera più limitata. Non si può ridurre la figura del politico a quello che si fa i selfie in piazza e non si può ridurre un cittadino a colui che mette una crocetta sulla scheda del voto”.
Leggi l’intervista al cantautore Vinicio Capossela proposta da corriere.it