Dall’inviato dal Consiglio un’intervista speciale…
…tutto quello che avreste voluto chiedere (forse) all’Amministratore Diocesano.
Cari lettori, associati, simpatizzanti e no, invece di proporvi un resoconto del bilancio associativo del Consiglio Diocesano di AC, il vostro inviato ha preferito proporvi un’intervista con il nostro amministratore diocesano, la mitica Carla Gonzini!
Carissima Carla, grazie per aver accettato questa breve intervista per chiarire alcuni aspetti della gestione dei soldi in Azione Cattolica Diocesana. Prima di tutto da dove vengono e a che cosa servono i soldi in AC?
Mi fa un po’ impressione essere intervistata come quelli seri… [Carla ride ndA] Comunque…
Le maggiori entrate dell’AC di Brescia sono rappresentate ovviamente dai tesseramenti, o meglio dalla differenza tra ciò che gli associati di Brescia versano al Centro Diocesano e ciò che noi versiamo al Centro Nazionale…
Quindi dal punto di vista economico, meno tesserati e meno soldi?
Esatto! Inoltre accanto a questa entrata, che è decisamente la più importante, ci sono le offerte dei singoli associati, che ci arrivano come “arrotondamenti” sugli importi dei tesseramenti, o come offerte mirate a sostenere una precisa attività diocesana, oppure come offerte generiche.
Una piccola entrata infine è rappresentata dalla vendita dei testi e gadget Ave.
Da sommare a queste entrate “monetarie” ci sono le professionalità ed il tempo, che alcuni associati mettono a disposizione gratuitamente (segreteria, apertura dell’ufficio durante i momenti forti, aiuto nella ricerca di contributi a fondo perduto ecc…). Questi aiuti sono difficili da monetizzare, ma sono preziosissimi perché permettono lo svolgersi di alcune attività che altrimenti non potremmo fare oppure dovremmo pagare, ma soprattutto ci permettono di coinvolgere nella gestione altre persone, condividendo con loro questo tratto di strada. Un intreccio di professionalità, tempo e cuore donati all’associazione…
I “soldi” raccolti servono per sostenere l’attività istituzionale dell’AC (iniziative, ritiri, meeting, campi scuola, percorsi di formazione ecc…) e anche per affrontare le spese di gestione della nostra sede (riscaldamento, luce, spese condominiali, pulizie, acquisto di materiali…)
Ci puoi dire brevemente come siamo messi finanziariamente e quali sono le attenzioni più importanti che la nostra amministratrice, e con lei tutta l’Associazione, deve tenere sotto controllo?
Mi pare che l’andamento sia positivo, in crescita (a breve pubblicheremo il consuntivo 2021 e il preventivo 2022) Lo scorso anno (2021) abbiamo chiuso con un incremento finanziario di circa 7.000 euro. È un buon risultato secondo noi (anche viste le cifre che muoviamo…), frutto di riflessioni su che costi tagliare, come gestire al meglio le risorse che abbiamo, gli spazi in modo oculato, ma soprattutto come coinvolgere e rendere consapevoli e partecipi i nostri associati, a partire proprio dal Consiglio Diocesano.
Quindi attenzione a tenere sotto controllo possibile i costi, essere trasparenti e collaborare insieme per “tenere in piedi” la nostra casa.
Abbiamo scelto di presentare il bilancio ai vari presidenti negli incontri di Macrozona, perché la gestione contabile e amministrativa non riguarda solo l’amministratore e la presidenza, ma è di tutti, l’AC è la “casa di tutti” e ognuno deve sentire che può contribuire nel proprio piccolo. Quindi mi fa molto piacere quando mi viene chiesto di dire qualcosa anche su questo aspetto che potrebbe sembrare marginale rispetto all’attività associativa. Non lo è, perché se possiamo fare quello che facciamo è anche perché lo possiamo sostenere economicamente.
Ultima domanda: che cosa potrebbe fare un tesserato o un simpatizzante di AC per far sì che i conti dell’Associazione “tornino sempre” e permettano di sostenere le nostre attività?
A rischio di ripetermi direi che innanzitutto deve sentire che l’AC è anche sua, deve sentirsi a casa…
Quindi poi alcuni atteggiamenti vengono da sé, come per esempio essere puntuali con i pagamenti delle tessere o dei contributi laddove richiesto, regalare tempo per servizi in Associazione (come dicevo prima), darci suggerimenti e osservazioni qualora si notasse che i soldi dei nostri associati non son ben gestiti…
Dal punto di vista monetario poi ognuno può contribuire con offerte, contribuiti e donazioni, mirate al sostegno di particolari iniziative oppure generiche.
In questa bella avventura ognuno di noi può fare la differenza con il suo esserci e con il suo sostegno economico!! Quindi non fate i timidi…
Grazie mille Carla per questo tuo contributo così chiaro e diretto, ti auguriamo buon lavoro e, mi raccomando, conta sempre su tutti noi!