5 dicembre 2022: esperimenti di ritorno ad una “diversa normalità”.
Si è celebrato infatti il primo ritiro d’avvento degli adulti di Azione Cattolica dell’era covid, a Villa Pace, in presenza e si è celebrato con un format innovativo rispetto al passato: S. Messa di (quasi) 3 ore durante la quale, ai momenti liturgici (liturgia della parola ed eucaristica), si sono aggiunti i “classici momenti” dei nostri ritiri ovvero la confessione e la meditazione sull’icona biblica dell’anno associativo Fissi su di Lui.
È stato davvero un incontro molto partecipato e coinvolgente che, in questa nuova veste, ha saputo avvolgere con un’aurea di sacralità ogni momento vissuto indipendentemente che fosse proprio della S. Messa o meno.
Se limitassimo però il racconto, come purtroppo talvolta ci accade, alla sola emozione del momento resterebbe, seppur bellissima, solo un’esperienza vissuta (peraltro solo da chi ha potuto parteciparvi) e irrimediabilmente conclusa. La domanda, quindi, è: che cosa ci portiamo a casa da questo ritiro? Le suggestioni sarebbero tante ma ci soffermiamo su un aspetto che ci ha profondamente interrogato.
Nella sua lectio don Alfredo non si è limitato a commentare i versetti (del capitolo 4 di Luca) dal 14 al 21, ma si è spinto fino al 30. Infatti, solo nel quadro d’insieme, si coglie come i compaesani di Gesù inizialmente ammirati da questo loro fratello che è diventato famoso, di lì a poco, cambino il loro atteggiamento fino ad essere rabbiosi con lui al punto di odiarlo e cercare di ucciderlo gettandolo dal precipizio.
Riflettendo su questo passaggio emozionale repentino, viene da pensare: spesso durante l’Avvento ci prepariamo al Natale soffermandoci sulle parole “accogliere” e “attendere” ma (forse) poche volte ci domandiamo chi stiamo realmente attendendo. Siamo in attesa del Gesù che fa miracoli, che ci risolve i problemi e ci migliora la vita? Oppure dell’Emmanuele, del “Dio con noi” che viene a mutare il nostro cuore di pietra in cuore di carne e a sconvolgerci la vita? Rischiamo altrimenti di fare la fine degli abitanti di Nazareth, di attendere cioè qualcuno che poi delude le nostre aspettative incarnandosi in una umile mangiatoia di Betlemme e che quindi prima osanniamo ma, di lì a poco, spingiamo verso il precipizio. Pertanto, la domanda che potrebbe condurci in questo periodo di attesa della venuta del figlio di Dio è: Fissi su di lui, ma questo Lui chi è?
Buon tempo di Avvento e Buon Natale
Equipe diocesana settore adulti
Se volete proporre il ritiro di Avvento nelle vostre parrocchie vi alleghiamo le preghiere e i salmi che hanno accompagnato la nostra riflessione di domenica e i link dei video del commento al Vangelo del 5 dicembre e dell’Icona Biblica dell’anno a cura del nostro Assistente diocesano don Alfredo.